Come nasce l'idea

Confesercenti Lecce ha delineato un itinerario che si basa sulla ricerca di unire le tappe compiute dall'apostolo Pietro lungo le coste salentine, tenendo conto di riferimenti storici e geografici. Nel primo secolo dopo Cristo, secondo la tradizione, San Pietro partì da Antiochia e raggiunse Roma, approdando sulle coste salentine. Numerosi luoghi nel nostro territorio testimoniano il passaggio dell'apostolo attraverso importanti siti storici, culturali e paesaggistici.

La prima tappa individuata da Confesercenti Lecce è Santa Maria di Leuca, antico promontorio che rappresentava un punto di snodo per la navigazione dal mare Adriatico allo Ionio, collegato via terra ai porti di Taranto e Otranto. Gli antichi greci la chiamavano Leucos, mentre per i romani era conosciuta come de finibus terrae, cioè il confine della terra, segnando il limite tra Roma e le province dell'Impero. Si narra che San Pietro, giunto a Santa Maria di Leuca da Gerusalemme, abbia incontrato la popolazione locale.

Secondo la tradizione, l'apostolo Pietro trovò un tempio pagano dedicato a Minerva e, dopo aver evangelizzato la gente del luogo, convertì l'antico tempio pagano al cristianesimo. Così sorse la basilica santuario "Santa Maria de finibus terrae". All'interno della chiesa, sul lato destro dell'ingresso, si conserva l'"Ara di Minerva". Questo santuario divenne uno dei principali centri di pellegrinaggio nell'antichità e nel Medioevo. Si narra che San Pietro richiedesse la visita al santuario mariano di finibus terrae almeno una volta nella vita, come passaggio per il regno dei cieli. A pochi chilometri dal santuario di Santa Maria di Leuca, a Salignano (frazione di Castrignano del Capo), si trova la cripta-grotta di San Pietro, dove secondo la leggenda Pietro trovò rifugio dalle persecuzioni romane dopo essere approdato a Leuca e aver cristianizzato il tempio pagano.

Nel territorio di Castrignano del Capo, nella frazione di Giuliano di Lecce, si trova la chiesa di San Pietro a Giuliano. Secondo la tradizione, la chiesa fu costruita per commemorare il passaggio dell'apostolo dal Capo di Leuca, e si dice che Pietro abbia resuscitato un defunto in questo luogo, il che portò la comunità a erigere una chiesa in suo onore. Questa prima tappa comprende quindi l'area di Santa Maria di Leuca e i dintorni di Castrignano del Capo.
La seconda tappa individuata da Confesercenti Lecce come punto focale delle tradizioni legate a Pietro è Otranto. Secondo la tradizione, la comunità cristiana di Otranto fu fondata dall'apostolo Pietro, che predicò il Vangelo e costruì la prima chiesa. Un'antica iscrizione in greco, oggi perduta, all'esterno della splendida chiesa bizantina di San Pietro a Otranto confermava questa storia.

Un'altra tappa individuata da Confesercenti Lecce si trova nel territorio di Galatina, che fa parte della regione del Salento conosciuta come Grecìa Salentina. Tuttavia, sin dal Medioevo fino all'unità d'Italia, il nome completo della città era San Pietro in Galatina, poiché, secondo la tradizione, Pietro passò da qui durante il suo viaggio verso Roma. La tradizione, trasmessa oralmente e non documentata da fonti scritte antiche, narra che Pietro si riposò su una pietra, affranto dalla fatica del viaggio, e quella pietra, simbolo del suo passaggio in queste terre, fu successivamente custodita in un tempio a lui dedicato, la Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo.

L'ultima tappa del viaggio di San Pietro verso Roma, che Confesercenti Lecce intende valorizzare, è San Pietro in Lama, un luogo una volta conosciuto come "San Pietro degli imbrici" a causa della presenza di artigiani che producevano tegole di terracotta. La tradizione narra che, nel 43 dopo Cristo, dopo essere approdato a Otranto nel suo viaggio verso Roma, il principe degli apostoli si fermò in una zona paludosa chiamata "lama" per evitare di passare per la città pagana di Lupiae (l'attuale Lecce). Questo episodio diede origine a un paese che, in ricordo di quel passaggio, fu chiamato San Pietro in Lama.